Neurologia e Gnatologia neuromuscolare

Le cefalee a grappolo

23 Ottobre 2020
CATEGORIE E ARCHIVIO >

Innanzitutto parliamo di una cefalea non causata da altra patologia: detta quindi cefalea primaria, la più grave e rara forma di mal di testa.

Perché viene denominata grappolo?

Per grappolo si intendono gli attacchi ripetuti in un determinato periodo (della durata di settimane o mesi) in cui é attiva la cefalea intervallato sempre da fasi remissive che possono durare mesi o anni; ha quindi un andamento ciclico e spesso si presenta soprattutto durante le stagioni primaverili o autunnali, spesso durante la notte, inoltre il paziente lamenta difficoltà a sdraiarsi per il dolore.

Gli attacchi, caratterizzati da un dolore intenso, lancinante, tagliente che si concentra in un solo lato della testa e spesso intorno all’occhio e alla tempia, hanno una frequenza che può variare normalmente tra uno ogni due giorni fino ad arrivare a otto al giorno, con durata dai 15 minuti alle 3 h se non vengono trattate.

La cefalea a grappolo viene detta cronica quando gli attacchi si presentano per oltre 1 anno con periodi di remissione che durano meno di 30 giorni.

Talvolta il mal di testa può essere accompagnato, nel lato della testa interessato, da altri sintomi:

  • Orecchio rosso
  • Sudorazione al viso
  • Lacrimazione, rossore e gonfiore dell’occhio o abbassamento della palpebra
  • Naso chiuso o gocciolante
  • Nausea

Non appena si manifesta un mal di testa con le caratteristiche tipiche della cefalea a grappolo bisogna rivolgersi ad un medico (inizialmente al proprio medico di base o direttamente ad un neurologo), a volte potrà essere necessaria una TAC o una risonanza magnetica cerebrale per escludere la presenza di altre malattie che provocano disturbi simili.

La cefalea a grappolo non é pericolosa ma spesso invalidante per il paziente che deve quindi rivolgersi il prima possibile ad un neurologo  per una terapia efficace poiché il paracetamolo (tachipirina, nurofen, etc.) non sono sufficienti per questo tipo di mal di testa, occorrerà quindi una terapia più efficace come ad esempio:

  • iniezioni di sumatriptan per via sottocutanea
  • spray nasali a base di sumatriptan o zolmitriptan, possono essere usati da coloro che non sopportano le iniezioni
  • terapia a base di ossigeno puro

Tuttavia, prima di arrivare ad assumere farmaci é sempre buona prassi fare della prevenzione attraverso diverse terapie che ci verranno prescritte dal neurologo.

La Clinica Marchetti collabora con il dott. Vincenzo Tullo, medico chirurgo specialista in Neurologia consulente neurologo presso l’Istituto Nazionale Neurologico Basta di Milano , per prenotare un appuntamento clicca qui.

 

 

 

Dir. San. Dott. Carlo Marchetti
Iscritto all’Ordine dei Medici di Sondrio n.756 e Odontoiatri n. 146
Informazione pubblicitaria ai sensi della legge 248 del 2006 e della legge 145 del 2018

Condividi la notizia

tutti i campi sono obbligatori

Ti potrebbe interessare anche:

20171022-marchetti-9713.jpg

23 luglio 2020

L’Esame Kinesiografico

< CHIUDI