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Visita oculistica dopo i 40 anni: perché farla

23 Giugno 2022
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Calo della vista e presbiopia: l’invecchiamento degli occhi

La visita oculistica, da non confondere con l’esame della vista come abbiamo visto in questo articolo, è un appuntamento periodico necessario per la salute degli occhi e la prevenzione di disturbi e patologie. Ma se in giovane età tra una visita la successiva possono passare anche alcuni anni, dopo i 40 anni è bene sottoporsi a un controllo oculistico specialistico con frequenza molto più ravvicinata: scopriamo perché.

 

Cosa succede alla vista dopo i 40 anni?

Dai 20 ai circa 40 anni di età la conformazione del bulbo oculare non risente di particolari cambiamenti fisiologici e la vista – con i suoi eventuali deficit visivi – non subisce variazioni significative, mantenendo una certa stabilità. Tuttavia, intorno ai 40-45 anni di età la capacità visiva inizia a mostrare dei peggioramenti, più o meno evidenti, che progressivamente portano all’insorgere della presbiopia.

La presbiopia è una patologia fisiologica dell’occhio che si manifesta sotto forma di un calo della vista in età adulta: la causa è la progressiva perdita di flessibilità del cristallino, la lente del nostro occhio, che non è più in grado come in precedenza di adeguare la messa a fuoco degli oggetti sulla retina in base alla distanza a cui si trovano, perdendo la cosiddetta capacità di accomodazione.

 

Quando si diventa presbiti?

Come detto, non esiste un’età precisa in cui si manifesta la presbiopia ma la maggior parte dei soggetti – si tratta di una patologia visiva che colpisce la quasi totalità delle persone – inizia a diventare presbite dopo i 40 anni. In presenza di altri difetti della vista, tuttavia, l’insorgenza della presbiopia può essere mitigata ed essere di conseguenza percepita come meno impattante: chi soffre di miopia, cioè la difficoltà a vedere da lontano, può compensare il deficit visivo della presbiopia che va in senso opposto, mentre nei soggetti ipermetropi (difficoltà a vedere da vicino) i sintomi della presbiopia possono comparire prima e sommarsi a quelli dell’ipermetropia.

 

Presbiopia: come riconoscerla e come correggerla

I sintomi della presbiopia più comuni sono molteplici – dall’arrossamento degli occhi all’affaticamento visivo, ma il più evidente è la difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti da vicino e la conseguente necessità di allontanare gli oggetti per vederli correttamente: il caso tipico è quello della lettura di un libro o del giornale, che la presbiopia rende difficoltosa a distanza ravvicinata.

Se la presbiopia non si può prevenire, risolvere i problemi di vista da essa causati è fortunatamente possibile e molto semplice. Per farlo il primo passo fondamentale è quello di rivolgersi a un medico specialista e di sottoporsi a una visita oculistica di controllo, durante la quale l’oculista può analizzare il disturbo visivo e comprenderne le cause. Il rimedio più semplice e diffuso per correggere la presbiopia è il ricorso agli occhiali ma, dietro consulto dell'oculista, si può anche ricorrere a un intervento chirurgico non invasivo "no touch" tramite il laser, liberandosi cosi degli occhiali. Gli occhiali per presbiti hanno lenti di tipo più leggero per i miopi, mentre sono più forti per astigmatici e ipermetropi.

La regolare visita oculistica dopo i 40 anni, cui sottoporsi almeno una volta ogni due anni, è inoltre uno strumento molto importante per il mantenimento e la prevenzione della salute degli occhi, allo scopo di individuare tempestivamente e risolvere eventuali altri disturbi, problemi e patologie dell’occhio in età avanzata come:

  • cataratta;
  • glaucoma;
  • degenerazione maculare senile;
  • neuropatia ottica.

 

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