È capitato a tutti di “avere giù la voce” o di fare fatica a parlare normalmente: il calo o abbassamento della voce è un disturbo che colpisce le corde vocali e la laringe, può trattarsi di un fastidio passeggero legato a un’influenza temporanea oppure può rivelarsi un sintomo di una patologia da approfondire. In ogni caso, un cambiamento anomalo del tono di voce è indice di una alterazione che può manifestarsi come raucedine oppure come afonia. Quali sono le differenze e i rispettivi sintomi? Scopriamolo.
La raucedine è una disfonia (cioè un’alterazione della voce) che si manifesta con sintomi piuttosto chiari e comuni, come appunto l’abbassamento del tono di voce, la necessità di schiarire la voce frequentemente o di tossire, la difficoltà di parlare a lungo e di deglutire. Si possono associare inoltre altri sintomi come mal di gola, mal di orecchie, congestione nasale, placche in gola.
Le cause della raucedine sono solitamente ridotte:
Quando uno stato infiammatorio colpisce la laringe può succedere che le corde vocali si gonfino e questo può causare l’abbassamento del tono di voce. Il fumo e l’alcol rappresentano fattori di rischio. Per curare la raucedine e recuperare la voce, nella maggior parte dei casi (cioè quando si tratta di una condizione infiammatoria passeggera) è sufficiente attendere che il disturbo si risolva naturalmente, solitamente nel giro di pochi giorni; è comunque consigliato rivolgersi a un otorinolaringoiatra per diagnosticare correttamente la raucedine e intervenire prontamente con l’eventuale terapia. Per facilitare la completa riabilitazione è opportuno limitare l’uso della voce e assumere liquidi bevendo frequentemente, in modo da idratare regolarmente le corde vocali.
L’afonia è invece la condizione che si manifesta con la perdita completa della voce e, di conseguenza, l’impossibilità di emettere suoni e di parlare. Può manifestarsi all’improvviso oppure essere il risultato di un processo graduale di abbassamento della voce (in questo caso si parla di raucedine che evolve in afonia), e può durare per molti giorni oppure essere permanente. L’afonia si verifica quando le corde vocali non sono in grado di vibrare e di produrre suoni, come accade normalmente.
Le cause dell’afonia più comuni sono:
In presenza dei sintomi tipici dell’afonia – inclusi mal di gola, bruciore e tosse secca – e quando la voce manca completamente da alcuni giorni è necessario sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica per comprendere e investigare l’origine del fenomeno. Il medico specialista conduce un’anamnesi approfondita del paziente, per ottenere tutte le informazioni riguardanti le modalità e tempistiche del disturbo, e può condurre appositi esami strumentali come la laringoscopia, utile a ispezionare le vie aeree e le corde vocali.
La cura dell’afonia passa attraverso la risoluzione della patologia che ne è la causa e può richiedere una terapia con farmaci antinfiammatori, antibiotici o antistaminici a seconda dell’origine del disturbo.
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