Affaticamento visivo da schermo: come proteggere al meglio gli occhi

Il mondo digitale che ci circonda ci costringe spesso, e per periodi prolungati, a fissare uno schermo: il monitor del computer al lavoro, il display dello smartphone nei momenti liberi, la televisione la sera. Questa eccessiva esposizione, spesso senza soluzione di continuità, può provocare un significativo affaticamento della vista ed essere causa di altri problemi o disturbi visivi: scopriamo meglio questo fenomeno e quali soluzioni adottare per proteggere i nostri occhi.

Occhi stanchi da pc: quali sono le cause

La cosiddetta sindrome da visione al computer (o da visione artificiale) riguarda tutte quelle problematiche agli occhi e alla vista che sono riconducibili all’esposizione prolungata ai monitor e agli schermi dei dispositivi elettronici che emettono luce artificiale intensa e richiedono uno sforzo di concentrazione persistente, maggiore rispetto a quello della lettura su carta per la presenza di riflessi o la mancanza di contrasto.

L’affaticamento visivo è quindi il risultato del lavoro eccessivo richiesto ai muscoli del bulbo oculare quando ci troviamo davanti a uno schermo: in poche parole, per mettere a fuoco le parole e le immagini e decifrarle, è necessario attivare sia i muscoli interni sia i muscoli esterni dell’occhio e protrarre lo sforzo troppo a lungo o in maniera ripetuta nel giro di poche ore può causare disturbi e, a lungo andare, danni alla vista.

Sintomi dell’affaticamento visivo da computer

Quando si osserva per troppo tempo un monitor o uno schermo, si possono manifestare i seguenti sintomi:

• stanchezza visiva e senso di affaticamento agli occhi che spesso si manifestano come occhi rossi;
• lacrimazione o bruciore;
• secchezza oculare e irritazione;
• dolori articolari al collo, alle spalle o alla schiena;
• mal di testa o giramenti di testa;
• sensibilità alla luce (naturale o artificiale);
• visione sfocata, non nitida o doppia.

Rimedi contro l’affaticamento degli occhi

È possibile adottare alcuni semplici ma fondamentali accorgimenti per evitare di affaticare gli occhi davanti allo schermo durante la giornata e ridurre così il rischio di sviluppare disturbi o patologie che possono derivare dall’affaticamento oculare (come per esempio strabismo, congiuntivite, cheratocono, ecc.). Si tratta in sostanza di mettere in pratica rimedi e soluzioni finalizzati a proteggere la vista e a prevenire situazioni potenzialmente dannose per l’occhio. Per esempio:

• adeguare l’illuminazione della postazione di lavoro a quella dello schermo del computer, facendo in modo che la luce del monitor non sia troppo intensa rispetto a quella dell’ambiente circostante (non lavorare al buio, regolare le impostazioni di luminosità e contrasto del pc) né che la stanza sia eccessivamente illuminata. Le luci a LED bianche sono sempre le migliori per gli ambienti di lavoro con schermi;

• adeguare la distanza dallo schermo posizionando correttamente il dispositivo utilizzato. La distanza ideale dallo schermo del computer è di 50-70 cm, il tablet può essere tenuto a 40 cm mentre il cellulare deve stare distante almeno 30 cm dagli occhi: in questo modo si facilita il lavoro dell’occhio, senza costringerlo a sforzi eccessivi;

• distogliere lo sguardo dal monitor regolarmente, facendo delle pause adeguate durante l’utilizzo dello schermo. Le pause corrette per non affaticare gli occhi sono di circa 15 minuti ogni 2 ore (durante le quali, è bene ricordarlo, è meglio non passare al cellulare), inoltre è consigliabile staccare lo sguardo ogni 20 minuti e guardare un punto lontano per almeno 30 secondi;

• sbattere le palpebre frequentemente, poiché quando si fissa uno schermo le palpebre tendono a chiudersi meno spesso e di conseguenza le lacrime sulla superficie dell’occhio evaporano con maggiore velocità. Con l’ammiccamento (cioè la chiusura e apertura rapida delle palpebre) si garantisce l’adeguata idratazione agli occhi.

Nel caso il senso di affaticamento agli occhi si rivelasse prolungato e comportasse l’insorgere di disturbi visivi è opportuno rivolgersi tempestivamente a uno specialista per sottoporsi a una visita oculistica approfondita e ad un esame della vista.

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