La chirurgia mucogengivale per la cura della recessione delle gengive
Odontoiatria

La chirurgia mucogengivale per la cura della recessione delle gengive

14 Luglio 2022
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Gengive ritirate: come riconoscerle e come risolvere

Chirurgia mucogengivale: cos’è e a cosa serve

La chirurgia mucogengivale, conosciuta anche come chirurgia plastica parodontale, è quell’insieme di pratiche e tecniche applicate per correggere i difetti delle gengive intorno ai denti e agli impianti dentali.

Le gengive sono una parte molto importante del cavo orale, in quanto costituiscono lo strato di tessuto che è la base delle arcate dentarie, su cui si innestano gli elementi dentali. Per garantire il benessere della bocca è fondamentale mantenere le gengive in salute, prevenendo e curando eventuali disturbi e malattie gengivali tra cui le più diffuse sono infiammazione alle gengive (gengivite), parodontite (scopri di più sulla cura delle patologie gengivali) e recessione gengivale: proprio quest’ultima è il principale campo di intervento della chirurgia mucogengivale.

 

Recessione gengivale: sintomi e cause

La recessione gengivale consiste in una retrazione della gengiva a livello dei colletti dei denti: le gengive progressivamente tendono ad allontanarsi dalla corona del dente in direzione della radice dentale, lasciando scoperti i colletti dei denti. I sintomi con cui si manifesta la recessione gengivale sono solitamente:

  • aumento della sensibilità dentale, specialmente a contatto con cibi e bevande fredde o calde, o anche semplicemente con l’aria;
  • dolore e sensibilità dei denti al passaggio dello spazzolino da denti durante l’igiene orale;
  • aumento della porzione dei denti visibile;
  • modifica del sorriso dal punto di vista estetico.

 

Le principali cause delle gengive ritirate, invece, possono essere:

  • un’igiene orale domiciliare non corretta, troppo vigorosa o con possibili danni alle gengive causati da setole di spazzolino troppo dure;
  • un eccesso di placca batterica che spinge la gengiva ad allontanarsi dalla corona del dente;
  • la conformazione genetica del cavo orale e degli elementi, come la gengiva troppo sottile o i denti sporgenti.

 

Come curare la recessione gengivale: la coronally advanced flap

Nel caso di pazienti che soffrono di recessione gengivale il parodontologo può decidere di risolvere il problema, dopo un’accurata visita diagnostica, con un intervento di chirurgia mucogengivale allo scopo di coprire l’arretramento delle gengive mediante innesti di gengiva. La tecnica chirurgica più indicata per il trattamento della recessione gengivale è la cosiddetta Coronally advanced flap, che prevede di innestare tessuto connettivo nel punto dove si verifica la carenza e poi ricoprirlo con un lembo mucoso riposizionato coronalmente: questa particolare procedura è volta a migliorare l’estetica del sorriso, ma soprattutto a riportare alla corretta anatomia gengivale e a prevenire le recidive.

L’intervento chirurgico per curare le gengive retratte aumentando volume e qualità della gengiva è un’operazione che viene effettuata in regime ambulatoriale. Il percorso post operatorio in seguito a innesto gengivale prevede accortezze nelle prime 4 settimane post intervento, come evitare di spazzolare la zona interessata per un dato periodo e prediligere una dieta fresco morbida: una volta tolti i punti di sutura, dopo circa due settimane, il paziente può progressivamente tornare alla normale routine quotidiana.

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