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Otorinolaringoiatria

Otite barotraumatica: cos’è il mal d’orecchie causato dall’altitudine

05 Gennaio 2024
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Disturbo dell’orecchio in aereo, in montagna o con cambio di pressione

Soffrire di problemi di salute o disturbi durante le vacanze è sempre un inconveniente che rischia di rovinare o addirittura interrompere la villeggiatura, specialmente quando ad ammalarsi sono bambini o ragazzi. In estate e in inverno una delle zone più sensibili sono le orecchie: come abbiamo visto in questo articolo, ci sono malanni all’orecchio tipici delle vacanze estive (otite del nuotatore, acqua nell’orecchio, tappi di cerume), ma uno dei disturbi più comuni in ogni periodo dell’anno è la cosiddetta otite barotraumatica. Scopriamo meglio di cosa si tratta.

 

Cos’è l’otite barotraumatica e perché si verifica

L’otite barotraumatica è un disturbo che colpisce l’orecchio in situazioni in cui si verifica un repentino e significativo cambio di pressione: è il caso tipico, per intenderci, dei viaggi in aereo (in particolare nelle fasi di decollo e atterraggio, delle escursioni in montagna, degli spostamenti in auto da quote elevate a zone di pianura (il classico viaggio di ritorno dalla montagna) e delle immersioni subacquee.

In casi come questi il disturbo all’orecchio è provocato dal non corretto funzionamento della tuba di Eustachio, il condotto di collegamento tra timpano e la zona retronasale (rinofaringe), che normalmente è in grado di mantenere il necessario equilibrio tra la pressione atmosferica esterna e la pressione interna dell’orecchio medio facendo passare l’aria dalla bocca fino all’orecchio.

L’apertura della tuba di Eustachio avviene quando si deglutisce, si sbadiglia o si mastica, e infatti questi sono anche i principali metodi e rimedi per evitare che le orecchie si tappino durante un viaggio in aereo o quando c’è un mutamento di altitudine. Tuttavia, può capitare che il naturale meccanismo di compensazione della pressione nell’orecchio non risulti efficace e che questi disturbi possano sfociare in una vera e propria patologia dell’orecchio, chiamata appunto otite barotraumatica.

 

Cause e sintomi dell’otite barotraumatica

L’otite barotraumatica si può manifestare attraverso alcuni sintomi specifici:

  • mal di orecchie o dolore all’orecchio localizzato (otalgia), che è il sintomo più comune e può essere o meno accompagnato dagli altri sintomi;
  • senso di ovattamento (orecchio tappato);
  • senso di vertigini;
  • riduzione dell’udito;
  • acufeni (ronzii, fischi o fruscii nelle orecchie);
  • emorragie (sanguinamento dell’orecchio) o ecchimosi;
  • nausea;
  • otite (infiammazione dell’orecchio).

 

Oltre ai fattori scatenanti come il cambio di quota nei viaggi aerei o nelle escursioni in montagna, le cause che possono provocare il barotrauma, o facilitarne l’insorgenza, possono essere ricercate in condizioni particolari che affliggono l’orecchio medio o impediscono alla tuba di Eustachio la regolare apertura, come per esempio raffreddori, sinusiti, infiammazioni a livello dell’orecchio, lesioni del timpano, allergie particolari, deglutizione atipica, malformazioni congenite.

 

Come trattare e prevenire l’otite da altitudine

La diagnosi dell’otite barotraumatica può essere facilmente eseguita a partire dalla raccolta e analisi dei sintomi riportati dal paziente nella fase di anamnesi preliminare alla visita otorinolaringoiatrica. Il medico specialista può avvalersi di esami strumentali, come otoscopia e test audiometrico, per verificare eventuali danni al timpano, versamenti interni all’orecchio o deficit uditivi. Il trattamento dell’otite barotraumatica solitamente consiste nella cura dei sintomi evidenziati dal paziente, eventualmente con l’ausilio di farmaci contro il mal d’orecchi e le infiammazioni, e prevede una rapida evoluzione e risoluzione nel giro di pochi giorni.

Per prevenire il mal d’orecchie in aereo o in montagna esistono invece alcuni metodi e accorgimenti molto semplici da effettuare:

  • masticare chewing-gum o caramelle;
  • sbadigliare o deglutire ripetutamente per stimolare l’apertura della tuba di Eustachio;
  • usare il ciuccio, nel caso di bambini piccoli;
  • deglutire tappandosi il naso (manovra di Lowery);
  • soffiare l’aria con naso e bocca tappati per compensare la pressione interna (manovra di Valsalva);
  • bere acqua con il naso tappato (manovra di Toynbee).

 

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